11 Oct (Italiano) What’s Art for? A cosa serve l’arte oggi? – ArtVerona Talk 2017
ArtVeronaTalk | Programma
VENERDÌ 13 OTTOBRE
Ore 12:00 >13:30 > What’s Art for? A cosa serve l’arte oggi?
Cosa pensano i giovani del ruolo dell’arte contemporanea? Restituzione dell’indagine condotta tra pari dagli Studenti del Biennio di Atelier Direction dell’Accademia di Belle Arti di Verona, coordinati dalla prof.ssa Elena Ciresola.
Intervengono:
Massimiliano Valdinoci, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Verona
Gli Studenti del Biennio di Atelier Direction dell’ABA di Verona: Campregher Valentina, Gabos Giulia, Marigo Elisa, Panisi Naomi, Riolfi Camilla, Santambrogio Valentina
in dialogo con Alessandra Gariboldi, coordinatore area ricerca- Fondazione Fitzcarraldo.
Commenti e anticipazioni del ciclo di lecture What’s Art for? per l’a.a. 2017/18 del giovane imprenditore della moda etica Matteo Ward.
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In apertura della scorsa edizione di ArtVerona, gli Studenti del Biennio di Atelier Direction -mediazione culturale dell’arte dell’Accademia di Belle Arti di Verona, coordinato dalla docente Elena Ciresola, hanno accolto il progetto- ideato e proposto da Catterina Seia nel talk di apertura, “What’s art for? A che cosa serve l’arte oggi?”, ispirato da un’indagine del Giornale dell’Arte – di sviluppare una ricerca peer to peer per comprendere cosa pensano i giovani rispetto al ruolo dell’Arte, ambito del loro futuro “mestiere”.
La prima fase del lavoro è stata condotta per due semestri da due gruppi di studenti del 1° e 2° anno del Biennio, che hanno progettato ed erogato un questionario somministrato a circa 200 studenti delle facoltà umanistiche dell’Università di Verona, non connesse direttamente all’Arte. Il percorso di ascolto è stato accompagnato da un ciclo di seminari tematici con esperti sull’audience engagement, sulla relazione con le imprese e con le comunità.
L’età media degli intervistati è stata di 23 anni. Il questionario ha abbracciato ad ampio spettro gli interessi e le passioni dei giovani facendo emergere, tra i numerosi elementi, un segnale da approfondire, fonte di sorpresa per gli addetti ai lavori, ma non per i giovani dell’Accademia che conoscono i loro pari e intendono condividere lo stimolo con il sistema dell’Arte.
L’Arte, i musei, non rientrano tra gli interessi del tempo libero dei giovani che hanno scelto facoltà umanistiche, ovvero il target che più di ogni altro dovrebbe essere sensibile a coltivare la Cultura: gli interessi della popolazione interpellata vanno dal 46% verso lo sport, al 41% alla musica, 33% alla letteratura. Solo lo 0,5% tocca i musei: una percentuale marginale. L’Arte, soprattutto contemporanea, suscita uno scarso interesse, in un paese in cui un sesto della popolazione non partecipa ad alcuna attività culturale, secondo l’ISTAT. Un dato che fa riflettere.
In apertura della fiera, gli studenti restituiranno -anche con i linguaggi artistici che sono propri del loro ciclo di studi – l’esito della campagna di ascolto – confrontandosi con esperti e vareranno la seconda fase del percorso che li coinvolgerà nel nuovo anno Accademico, con un nuovo ciclo di lecture. La prima, con Fabio Viola, esperto di gamification riconosciuto internazionalmente, che verrà condivisa con gli ospiti della fiera. La seconda con Matteo Ward, giovane imprenditore vicentino, fondatore di un brand di moda etica che è già un movimento culturale. Entrabi sono in dialogo con il pubblico dei Millenials.
Ore 13:30 > 14:30 > L’arte del coinvolgimento.
Lecture con l’Accademia delle Belle Arti di Verona, aperta al pubblico, di Fabio Viola, esperto di gamification e co-autore del volume L’arte del coinvolgimento, Hoepli Edizioni, introdotta da Catterina Seia, Vice Presidente di Fondazione Fitzcarraldo.
Un milione di download. L’Arte parla la lingua del nuovo millennio. Si inaugura ad ArtVerona, condividendo l’opportunità con gli ospiti della fiera, il ciclo di lecture What’s Art for? dell’Accademia delle Belle Arti per l’a.a. 2017.2018, con un incontro extra-ordinario: interverrà Fabio Viola, considerato uno dei principali esperti internazionali di videogame, “l’Ottava Arte”. Viola è autore di Father & Son, primo videogioco museale realizzato dal MANN-Museo Archeologico Nazionale di Napoli (al quale ne seguiranno altri al museo di Taranto e Reggio Calabria), scaricato in sei mesi da un milione di persone. Nuove opportunità per gli artisti verso le industrie creative, nuove opportunità di narrazione e coinvolgimento di nuovi pubblici si generano per il patrimonio culturale, per la didattica, nuove opportunità per la ricerca e la sperimentazione di linguaggi delle Arti.
Per ulteriori informazioni: www.artverona.it