DISEGNO PER IL RESTAURO

Sorry, this entry is only available in Italian.

Corso di Diploma accademico di 2° livello a ciclo unico quinquennale in: Restauro PFP1/PFP2

Anno: 1° anno
Codice: ABAV03
Settore artistico/scientifico/disciplinare: Disegno

Crediti formativi: 6
Ore: 75
Prof. Franco Spaliviero
E-Mail: franco.spaliviero@accademiabelleartiverona.it

Obiettivi formativi

Obiettivi primari del corso sono:
– educare lo studente al disegno, inteso come mezzo di ricerca e di espressione di conoscenza, al fine di comprendere come i contenuti iconografici e formali dell’oggetto artistico possano essere sistematicamente assimilati attraverso un attento studio grafico applicato e come ciò non significhi ripetizione bensì penetrazione intellettuale;
– promuovere l’apprendimento di abilità e competenze utili nella realizzazione di immagini tecniche idonee a soddisfare esigenze operative o divulgative nell’ambito della visualizzazione del progetto di restauro.

Contenuti del corso

IL DISEGNO COME PROCESSO MENTALE E OPERATIVO
Ruolo e incidenza della componente grafica nell’operazione artistica.
L’occhio, la mano, lo strumento, il segno.
Il campo visivo del disegno. Vedere per disegnare: saper vedere (disegno dal vero e di osservazione; disegno strutturale e costruttivo). Disegnare per vedere: far vedere. Il disegno delle varianti percettive, aspetti imitativi, espressivi e proiettivi: vedere il disegnato.

DISEGNO DI BASE
Caratteri visivi della produzione grafica: tipologia, tecnica, stile. I supporti; gli strumenti.
Componenti costitutive dell’immagine (linea, colore, luce, composizione, spazio); esercizi di descrizione della linea; verifica delle caratteristiche riscontrabili in diversi autori e ambiti spazio-temporali.

DISEGNO E RIPRODUCIBILITÀ
Il disegno in funzione della sua riproducibilità; cenni su tecniche e tecnologie di stampa.

DISEGNO PER IL RESTAURO
Funzioni del disegno e le diverse tipologie comunicative. Il disegno in funzione dell’oggetto artistico tridimensionale e bidimensionale: lettura dell’immagine; analisi dei piani; indici di profondità; costruzione; sistemi di riporto; percezione visiva e tono; il bozzetto tonale; il contorno sintetico. Rappresentazione grafiche manuali e digitali nelle ipotesi di recupero della funzionalità visiva e/o filologica dei testi figurativi originali.

LABORATORIO
Esercizi propedeutici su elementi strutturali, aspetti processuali e funzionali del disegno.
In seguito si procederà, per quanto possibile, a fronte dell’oggetto artistico originale; sono previsti i seguenti esercizi grafici:
Bozzetto tonale (modalità additiva)
Bozzetto tonale bianco su fondo scuro (modalità sottrattiva)
Ricognizione su tecniche, supporti e materiali riferibili ad alcuni modelli esemplari di disegni individuati tra diversi autori e momenti di cui saranno analizzate la tipologia e la tecnica esecutiva.
Riproduzione lineare per verificare “la capacità di cogliere i dettagli, riprodurre, ingrandire o diminuire l’immagine d’insieme”. Gli esercizi consisteranno nella trasposizione grafica realizzata a fronte di un manufatto artistico o condotta per mezzo di una riproduzione fotografica. Il disegno dovrà essere eseguito a tratto lineare, senza chiaroscuro, in riproduzione in scala rispetto alle dimensioni del manufatto o al formato della fotografia. “Per trasposizione grafica a tratto lineare si intende la sintesi critica del manufatto ottenuta per mezzo di un tratto essenziale, nitido e opportunamente modulato, teso a restituire i valori formali, la definizione volumetrica, le proporzioni e la particolare tecnica esecutiva del manufatto stesso. Non dovranno comparire tutti i segni preparatori che vengono utilizzati per l’esecuzione del disegno”.
Elaborazioni digitali con restituzioni grafiche nelle ipotesi di recupero della funzionalità visiva e/o filologica dei testi figurativi originali.

Testi di riferimento

– AA. VV., Enciclopedia Universale dell’Arte, Venezia-Roma, Istituto per la collaborazione culturale, 1958-1972, con particolare riferimento alle voci Disegno
– J. Berger, Sul disegnare, Milano, Libri Scheiwiller, 2007
– G. Di Napoli, Disegnare e conoscere, Torino, Einaudi, 2004
– E.H. Gombrich, Arte e illusione, Torino, Einaudi, 1965
– S. Macchioni, Il disegno nell’arte italiana, Firenze, Sansoni, 1975
– Vitti/Folchi, Il meccanismo della visione, Ferrara, Italo Bovolenta, 1992
– P. Zambarano, Le tecniche del disegno nel ‘900, in Disegno italiano del Novecento, Milano, Electa, 1992

Metodi didattici

Lezione frontale e laboratorio. Per quanto attiene ai manufatti da indagare, si attingerà non solo a quanto offerto dal cinquecentesco Palazzo Verità Montanari sede dell’Accademia ma, attraverso uscite didattiche mirate, al ricco patrimonio artistico e monumentale della città di Verona. Inoltre, per una specifica produzione di disegni e illustrazioni utili nella comunicazione e nella didattica museale, si darà continuità al progetto di collaborazione avviato dall’a.a. 2012/2013 tra Musei Civici di Verona e Accademia.

Modalità di valutazione

Per l’ammissione all’esame è necessario partecipare ad almeno quattro quinti delle lezioni e sottoporre a verifica il proprio lavoro. Nella valutazione d’esame si terrà conto del grado di preparazione conseguito nelle diverse componenti che dovranno costituire l’elaborato grafico finale. In previsione dell’esame è indispensabile che il candidato consegni al docente l’elaborato almeno due settimane prima della data stabilita per la prova.