RESTAURO DEI DIPINTI SU SUPPORTO LIGNEO 2

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Corso quinquennale a ciclo unico in: Restauro PFP2

Anno: 4° anno
Codice: ABPR24
Settore artistico/scientifico/disciplinare: Restauro per la pittura

Crediti formativi: 8
Ore: 100
Prof.ssa Parodi Valentina
E-Mail: Valentina.Parodi@accademiabelleartiverona.it

Obiettivi formativi

Il corso deve permettere agli allievi di acquisire una conoscenza diretta delle problematiche conservative tipiche dei manufatti su supporto ligneo, in particolare le preparazioni a gesso e colla, l’interazione tra queste e il supporto ligneo in relazione alla presenza o assenza dell’incamottatura, ma anche il contesto microclimatico (Temperatura e UR) appartenente al vissuto dell’opera e quello relativo l’ambiente ospitante, quindi prendere dimestichezza con le attrezzature in grado di controllare e gestire i dati dei necessari monitoraggi ed essere in grado di affrontare l’intervento di restauro nella sua globalità.
Il corso deve inoltre strutturare negli allievi una metodologia critica di analisi e di progettazione che renda le scelte tecniche sempre frutto di un approfondito atto critico.

Prerequisiti

Gli allievi devono avere già affrontato almeno nella teoria di base, alcuni argomenti chiave quali le analisi scientifiche preliminari non invasive e quelle su micro campioni e le metodologie di pulitura.

Contenuti del corso

Il corso è strutturato in tre moduli teorici, il primo “Analisi della materia costitutiva” analizza nel dettaglio tutte le parti costituenti i manufatti lignei con particolare attenzione nei confronti del supporto ligneo e delle tecniche di lavorazione nelle diverse epoche storiche. L’analisi procedere poi verso le altre parti costituenti il sistema dipinto, gli strati preparatori, le imprimiture, i pigmenti, i coloranti, i medium. Il secondo modulo “Il degrado e i precedenti interventi di restauro” analizza i vari tipi di fenomeni che interessano le differenti parti costituenti le opere su manufatto ligneo con una sintesi anche sulle operazioni codificate nell’Ottocento e con un cenno alle loro evoluzioni tecniche. Il terzo modulo “Gli interventi di restauro, i materiali e il progetto d’intervento” affronta sinteticamente le operazioni tipiche ed esclusive del restauro del supporto ligneo, con le tecniche tradizionali ed innovative, oltre alla schedatura dell’opera e alla progettazione dell’intervento. Ultimati i tre moduli, ed effettuato un test di verifica sugli argomenti trattati, si procede alla parte Laboratoriale andando ad operare sulle opere affrontando prima un’approfondita analisi tecnica materica, il rilievo, le analisi preliminari non distruttive ed infine le campionature per la messa appunto delle metodologie d’intervento da svilupparsi nel tempo successivo.

Testi di riferimento

Le slide del tre moduli e le fotocopie degli articoli fornite a lezione

Il supporto ligneo:

AA.VV. Conservazione dei dipinti su tavola (a cura di) L. Uzielli, O. Casazza, Firenze 1994.
M. FIORAVANTI, L. UZIELLI, La struttura del supporto ligneo, pp.89-95: B.SCHLEICHER, Il restauro: interventi, osservazioni tecniche, indagini scientifiche, pp. 60-66, in “A cura di Anna Maria Maetzke, silvana editoriale 1994.
AA.VV, Painted Wood: History and conservation, Getty conservation Institute, 1994
L. Uzielli, La conoscenza delle specie legnose, in “progetto cultura: il legno nell’arte”, 1995
C. Castelli, M. Ciatti, M. Parri, A. Santacesarea, Considerazioni e novità sulla costruzione dei supporti lignei nel Quattrocento, in OPD Restauro, 9, 1997, pp.162-174
AA.VV, Dipinti su tavola. La tecnica e la conservazione dei supporti, Edifir, Firenze 1999.
Conoscere il legno, (a cura di) S. Berti, A. Crivellellaro, M. Nocetti, L. Rescic, L. Sozzi, CNR Invalsa 2007.
M. Romagnoli
, Dendrocrologia per i beni culturali ed ambientali, Firenze, Nardini editore, 2009.

Preparazioni, pigmenti, coloranti tecniche artistiche:

F. BRUNELLO, Cennino Cennini il libro dell’arte commentato ed annotato da F. Brunello, Vicenza 1971.
C. MALTESE (a cura di) Le tecniche artistiche, Mursia, Milano 1973.
F. BRUNELLO, I colori nel trattato ‘ Compositiones ad tingenda’ del secolo VIII, in Pitture e Vernici, 1974, vol. 12.
P. BENSI, La tavolozza di Cennino Cennini, in “Studi di Storia delle Arti”1978-79.
AA. VV. La fabbrica dei colori, pigmenti e coloranti nella pittura e nella tintoria. Il Bagatto, Roma, 1995, 1986.
M. MATTEINI, M. MOLES, La chimica nel restauro. I materiali dell’arte pittorica. Nardini, Firenze 1989.
V. GHEROLDI, Ricette e ricettari. Tre fonti per la storia delle tecniche delle arti alla Biblioteca Queriniana di Brescia (sec. XVI-XVII), Brescia 1995.
F. FREZZATO (a cura di), Cennino Cennini il libro dell’arte, Neri Pozza, 2003.
N. BEVILACQUA, L. BORGIOLI, I ALDOVER, I pigmenti dell’arte: dalla preistoria alla rivoluzione industriale, Il Prato, Padova 2010.

Il ritocco pittorico: Storia, teoria e prassi metodologica

C. BRANDI, Il trattamento delle lacune la Gestalt Psychologi, in “Studies in Westwern Art. Problem of the 19th and 20th centuries” IV, Atti del ventesimo International Congress of the History of Art, New York, 1961.
C. BRANDI, Teoria del restauro, Einaudi Torino, 1977
O. CASAZZA, Il restauro pittorico. Unità e metodologia, Nardini Firenze 1981.
U. BALDINI, Teoria del restauro ed Unità di metodologia, vol. I e II, Nardini Firenze 1978-1981.
H. ALTHOFER, La questione del ritocco nel restauro pittorico, il Prato, Padova 2002
AA.VV. La lacuna. Riflessioni sulle esperienze dell’OPD, Edifir Firenze 2009
G. PERUSINI, La reintegrazione pittorica dei dipinti mobili da Edwards a Brandi, in Atti del convegno Colore e conservazione, Trento, 2010
M. CIMO’, F. FAVALORO, M. PANICCIO, A. PAPI, Progetto di approfondimento del metodo integrativo riguardo al restauro delle lacune: valutazione sulla densità, in OPD Restauro, n. 23, 2001

Le vernici nella storia dell’arte e del restauro

V. GHEROLDI, Le vernici al principio del Settecento. Studi sul trattato di Filippo Bonanni, Cremona, 1995.
A. CERASUOLO, La vernice mastice. Istanze del restauro moderno attraverso la fortuna di un materiale, in “Bollettino ICR”, n.s., 10-11.
S.RINALDI, Vernici originali e vernici da restauro: l’impiego della chiara d’uovo tra Seicento e Settecento, in “Bollettino ICR” n.s. 10-11.

Le vernici: Materiali, tecniche e degrado

V. MASSA, G. SCICOLONE, Le vernici per il restauro, Nardini Firenze 1991.
G. FERRARI DI CELLE, La verniciatura e i suoi materiali, tesi di diploma OPD, Firenze 1999.
P. CREMONESI, Le vernici finali per i dipinti, in “Progetto Restauro” n. 32, Il Prato Padova 2004.
E. RENE’ DE LA RIE, Aspetti ottici della verniciatura dei dipinti, in “Atti del convegno Le fasi finali nel restauro delle opere policrome mobili”, Trento 2010.

Storia del restauro

A. CONTI. La patina della pittura a vent’anni dalle controversie “storiche”. Teoria e pratica della conservazione, in “Ricerche di Storia dell’Arte”, n. 16, Torino 1982.
M. BIANCHI, “Patina”: appunti per una definizione, in “Itinerari” III, 1984.
E. H. GOMBRICH, O.KURZ, S.REES JONES, JOYCE PLESTERS, (a cura di Alessandro Conti), Sul restauro, Einaudi, Torino, 1988.
A. CONTI, Storia del Restauro e della conservazione delle opere d’arte, Electa Milano, 1993.
G. MAINO, L. CIANCABILLA, Progettare il restauro. Tre secoli di indagini scientifiche sulle opere d’arte, Edifir, Firenze 2004.
M.I. CATALDO, La lettera di Hackert sull’uso della vernice: implicazioni di una fonte nota, in “Dossier Bollettino ICR” n.s. 10-11, 2005.
M. CIATTI, Appunti per un manuale di storia e di teoria del restauro, dispense per gli studenti, Edifir, Firenze 2010.

Le analisi scientifiche:

M. MATTEINI, A. MOLES, Scienza e restauro, Metodi di indagine. Nardini Firenze 1993.
H. ALTHOFER, La radiologia per il restauro, Firenze, 1997.
AA.VV. (A cura di C. Oleari) Misurare il colore. Spettrofotometria, fotometria e colorimetria. Fisiologia e percezione, Hoepli, Milano 1998.
A. ALDOVRANDI, M.PICCOLO, Metodi di documentazione e indagini non invasive sui dipinti, Padova 1999.
S. VOLPIN, L. APOLLONIA, Le analisi di laboratorio abbinate ai beni artistici policromi, il Prato, Padova 1999.
A. CASOLI, P. CREMONESI, M. VIZZARI, Studio analitico per la caratterizzazione del legante pittorico delle sculture votive del Santuario di Santa Maria delle Grazie di Mantova, in “Progetto e Restauro”, n. 13, Il Prato 2000.
I. A. GRACIA, Applicazioni della spettroscopia IR allo studio dei beni culturali, Il Prato, Padova, 2001.
M. CARDINALI, M.B. DE RUGGERI, C. FALCUCCI, Diagnostica artistica. Tracce materiali per la storia dell’arte e per la conservazione, Roma 2002.
C. SECCARONI, P. MOIOLI, Fluorescenza X- prontuario per l’analisi xrf portatile applicata a superfici policrome, Firenze 2003.
C. CASTELLI, R. FALCIAI, G. LANTERNA, C. TRONO, Misurazioni non invasive delle deformazioni nei supporti lignei. I primi dati dal ‘Tabernacolo dei Linaioli, in OPD Restauro, n. 15, 2003
ALDORVRANDI, N. PRESENTI, M. VERDELLI, Indagini termografiche e sottovuoti localizzati nella conservazione dei dipinti su tavola. Nuove ricerche e risultati. In OPD Restauro, n.18, 2006

Metodi didattici

Lezioni frontali teoriche con la proiezione di slide commentate dal docente e lezioni in laboratorio con applicazioni pratiche sulle opere affidate.

Modalità di valutazione

Esame orale sui diversi moduli affrontati a lezione, sulla bibliografia indicata a lezione, sugli articoli eventualmente consegnati, sulla natura dei diversi materiali costituenti le opere d’arte nonché dei materiali d’uso nelle varie operazioni di restauro con i rispettivi dibattici critici più recenti e sulle varie problematiche tecniche affrontate in laboratorio in relazione alle opere.
A fine corso gli allievi dovranno redigere un elaborato scritto che riassuma gli argomenti trattati, le operazioni svolte sulle opere, che sarà argomento di discussione all’esame. L’elaborato dovrà seguire/contenere gli argomenti della scheda di restauro (O.P.D) consegnata durante le lezioni, sotto forma discorsiva ed approfondita.
L’elaborato dovrà avere due allegati:

a) Il rilievo di almeno una delle opere su cui si sono effettuate le operazioni di restauro suddiviso nei seguenti argomenti: dati sulla tecnica esecutiva/ stato di conservazione/ interventi precedenti/ interventi eseguiti.

b) Le analisi scientifiche eseguite (non invasive e su micro campione) con illustrazione dettagliata degli obiettivi e dei risultati.

Gli elaborati devono essere consegnati in forma cartacea o in digitale almeno due settimane prima la discussione dell’esame.