Storia del design

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Corso di Diploma accademico di 1° livello in: Progettazione artistica per l’impresa

Anno: 1° anno
Codice: ABST48
Settore artistico/scientifico/disciplinare: Storia delle arti applicate

Corso di Diploma accademico di 1° livello in: Decorazione

Anno: 2° anno
Codice: ABST48
Settore artistico/scientifico/disciplinare: Storia delle arti applicate


Crediti formativi: 6

Ore: 45
Prof.ssa Antonella Andriani
E-Mail: antonella.andriani@accademiabelleartiverona.it

Obiettivi formativi

Lo scopo del corso è l’arricchimento della conoscenza della Teoria e della Storia del design con il fine di fornire agli studenti uno strumento utile per aumentare la creatività e per affrontare la progettazione in modo più consapevole e proattivo.

Contenuti del corso

Attraverso lezioni ex-cathedra e visite guidate, il corso si propone di trasferire un nucleo di conoscenze cruciali per la formazione della cultura del progetto. Il percorso di studio è articolato secondo tre direttrici che si intersecano per un avvicinamento alla disciplina secondo differenti prospettive. Il primo filone è trasversale e prevede la scansione delle teorie, dei movimenti, dei personaggi, delle manifestazioni che hanno segnato la storia del design del Novecento – la Wiener Werkstätte e il Deutsche Werkbund; l’Art Nouveau e l’Art Dèco; il Bauhaus; Le Corbusier e il Movimento Moderno; lo Streamlining americano; la cucina all’americana e quella di Francoforte, il Disegno Industriale in Italia tra le due guerre, quello della ricostruzione e del boom economico; il Design scandinavo; il Controdesign; dall’User Centered Design al Design for All – con accenni ai fenomeni precedenti che ne hanno determinato l’origine e con continui spunti di riflessione suscitati per esempio a partire dalle diverse definizioni di design oppure dal ruolo che i designer hanno assunto nel tempo. Il secondo filone consiste in approfondimenti tematici specifici proposti per sviluppare la capacità di analisi dei sistemi-prodotto secondo una lettura critica che consideri i diversi fattori di innovazione: il contesto, le aziende, i progettisti, i nuovi materiali, le scoperte scientifiche e tecnologiche. Il terzo filone riguarda i maestri del design italiano – da Gio Ponti, Marcello Nizzoli, Bruno Munari, i fratelli Castiglioni ai protagonisti dello scenario contemporaneo –, ma anche casi di studio emblematici come Olivetti, Knoll, le Esposizioni Universali, la Biennale di Monza e la Triennale di Milano, il Compasso d’Oro, il Salone del mobile di Milano e il Fuorisalone.

Testi di riferimento

Renato De Fusco, Storia del design, Laterza Roma-Bari, 16a ed. 2013 (1a ed. 1985)
Thomas Maldonado, Disegno industriale: un riesame, Feltrinelli Milano, ed. 2013 (1a ed. 1976)
AA.VV., ADI Lombardia Design Codex 001. Il paesaggio dell’innovazione, Fausto Lupetti Editore Bologna, 2010
Evelina Bazzo, ADI Design Codex ’06/08 Nord-Est, Compositori Bologna, 2009
Porzia Bergamasco e Valentina Croci, Design in Italia. L’esperienza del quotidiano, Giunti Editore Firenze, 2010 oppure Anty Pansera, Storia del disegno industriale italiano, Laterza Roma-Bari, 1993
John Heskett, Industrial design, Rusconi Milano, 1990
Victor Papanek, Progettare per il mondo reale, Mondadori Milano, 1973

Metodi didattici

Lezioni frontali con spiegazioni accompagnate dalla proiezione di un corposo apparato iconografico, da filmati e da pubblicazioni; visite a esposizioni e collezioni.

Modalità di valutazione

La valutazione avviene sulla base di un colloquio individuale in cui lo studente deve dimostrare di aver acquisito capacità di analisi storico-critica attraverso la presentazione di:
– un “Diario di Bordo” contenente gli argomenti affrontati durante il corso e gli approfondimenti;
– una ricerca personale su un argomento preventivamente concordato.