Anno: 3° anno
Codice: ABST50
Settore artistico/scientifico/disciplinare: Storia dell’architettura
Crediti formativi: 6
Ore: 45
Prof. Massimiliano Valdinoci
E-Mail: massimiliano.valdinoci@accademiabelleartiverona.it
FINALITA’
A partire dall’assunto heideggeriano che “l’arte è la capacità di fare spazio” e non solo “di confrontarsi con lo spazio”, si cercheranno di evidenziare le convergenze tra l’architettura tradizionalmente depositaria della funzione storica e organizzativa dello spazio e le arti come produzione di spazi rifondanti l’architettura.
Il corso si propone in questa logica di delineare e far comprendere gli elementi più significativi della storia dell’architettura occidentale e della sua evoluzione dal XV secolo (periodo in cui si delinea in senso moderno la figura dell’architetto) alle premesse dell’oggi (XXI secolo), come riflesso del contesto socio-culturale e in rapporto ai problemi della nascita della città e della disciplina urbanistica.
A partire da queste premesse, nell’intento di fornire agli studenti dei diversi indirizzi una conoscenza diacronica dei sistemi figurativi-costruttivi, il corso svilupperà una serie di temi per indagare e sottolineare la reciprocità tra l’architettura, l’urbanistica e le arti della decorazione, della scultura, della scenografia, della pittura, compiendo un percorso che parte dalla trattazione di esempi storicamente rilevanti contraddistinti dalla loro armonica compresenza (approfondimenti critici di opere informate a tali principi ed autori dal 1400 all’oggi). Ogni singolo argomento della parte generale sarà analizzato a partire dalla lettura di un apparato architettonico che ne costituisce il riflesso, per risalire al pensiero, agli intenti alle poetiche degli artefici che lo hanno progettato, alle tecniche e ai materiali con cui fu realizzato e alle circostanze che lo hanno condizionato. La proiezione di immagini e disegni di progetto farà da costante riscontro alle spiegazioni, privilegiando eminentemente l’approccio seminariale.
PARTE GENERALE:
una premessa metodologica:
L’ARCHITETTURA DEL MONDO MODERNO
Dal QUATTROCENTO al SEICENTO
L’ARCHITETTURA DEL NOVECENTO
Neue Nationalgalerie a Berlino) .
L’ architettura italiana tra tradizione e razionalismo: da M. PIACENTINI al Gruppo 7, da G. Muzio a G. Ponti.
Luis Barragan e la dilatazione emotiva degli spazi: La casa per Folke Egerstrom (1966-68) e la casa per Francisco Gilardi (1975-77).
PARTE MONOGRAFICA:
L’architettura dei luoghi dell’incontro e della memoria: lo spazio della liturgia
S. Lewerentz: la chiesa di St. Markus a Bjorkhagen (1958-63) e la chiesa di St. Petri a Klippan
VISITE DIDATTICHE:
Del corso costituiscono parte integrante la programmazione di almeno due visite a mostre di architettura e/o partecipazione a seminari/conferenze inerenti il corso.
MODALITA’ D’ESAME:
L’esame consisterà in un colloquio durante il quale lo studente dovrà mostrare di aver acquisito una buona conoscenza dei temi affrontati tramite l’elaborazione di una tesina di approfondimento scelta all’interno di un elenco dato dal docente che riguarderà “Le chiese italiane del ‘900”, da consegnarsi (almeno in bozza) entro la metà del corso.
A fine aprile 2018 sarà effettuata una verifica ai fini dell’ammissione all’esame con la verifica di una parte del lavoro svolto.
BIBLIOGRAFIA GENERALE:
ALCUNI TESTI DI RIFERIMENTO:
All’interno della bibliografia fornita all’inizio delle lezioni gli studenti dovranno scegliere almeno tre titoli che dovranno schedare secondo modalità fornite dal docente.
Bibliografie specifiche relative ai diversi argomenti svolti saranno fornite durante il corso.